LA TUA GRAZIA MI VIENE DATA. LA RECLAMO ORA
1.DIO ci parla. Noi gli parleremo? EGLI non è distante. EGLI non fa alcun tentativo di nascondersi da noi. Noi cerchiamo di nasconderci da LUI, e soffriamo per l’inganno. EGLI rimane completamente accessibile. “EGLI AMA SUO FIGLIO”. “NON C’E’ ALTRA CERTEZZA CHE QUESTA, MA QUESTA E’ SUFFICIENTE”! “EGLI AMERÀ SUO FIGLIO PER SEMPRE”! Quando la “SUA MENTE” rimane addormentata, EGLI continua ad amarlo. E quando la “SUA MENTE” si risveglia, EGLI lo ama di “AMORE ETERNO”.
2.Se TU soltanto conoscessi il significato del “SUO AMORE”, la speranza e la disperazione sarebbero impossibili. Perché la speranza sarebbe per sempre soddisfatta e la disperazione di qualsiasi tipo, impensabile. La sua grazia e’ la “SUA RISPOSTA” a ogni disperazione, perché in essa risiede il ricordo del “SUO AMORE”. Potrebbe forse non dare “I MEZZI” attraverso i quali riconoscere la SUA VOLONTÀ? Con il TUO riconoscerla, la “SUA GRAZIA” è TUA! E il ricordo di LUI si risveglia “NELLA MENTE” che gli chiede i mezzi attraverso i quali il “SUO SONNO” è finito!
3.Oggi noi chiediamo a DIO il dono che EGLI ha preservato con la massima cura all’interno dei “NOSTRI CUORI”, aspettando di essere riconosciuto. Questo e’ “IL DONO” col quale DIO si inchina verso di noi e ci solleva, intraprendendo “EGLI STESSO” il passo finale della salvezza. Noi impariamo, istruiti dalla “SUA VOCE”, tutti i passi tranne “QUESTO”! Ma alla fine “EGLI STESSO” arriva e ci prende nelle “SUE BRACCIA” e spazza via le ragnatele del “NOSTRO SONNO”. Il suo dono “DI GRAZIA” e’ più di una semplice risposta. Esso ripristina ogni ricordo che “LA MENTE” addormentata aveva dimenticato: tutta “LA CERTEZZA” di quello che e’ il significato “DELL’AMORE”.
4.”DIO AMA SUO FIGLIO”! Chiedigli ora di dare “I MEZZI” attraverso i quali questo mondo scomparirà, e “LA VISIONE” verrà per prima, con “LA CONOSCENZA” solo un istante dopo. Perché nella grazia vedi “UNA LUCE” che copre “NELL’AMORE” tutto il mondo, e guardi la paura scomparire da ogni volto mentre “I CUORI” si elevano e reclamano “LA LUCE” come loro. Che cosa rimane ora perché “IL CIELO” venga ritardato ancora di in solo istante? Cosa resta ancora incompiuto quando il “TUO PERDONO” si posa su ogni cosa?
5.È un giorno nuovo e santo oggi, perché riceviamo “QUELLO” che ci e’ stato dato! La nostra fede risiede in “COLUI” che DA’, non nella nostra accettazione. Riconosciamo i nostri errori, ma “COLUI” al quale ogni errore e’ sconosciuto, e’ tuttora “COLUI” che risponde ai nostri errori dandoci “I MEZZI” per deporli, ed elevarci a LUI nella gratitudine e “NELL’AMORE”.
6.Ed EGLI discende per incontrarci, mentre noi veniamo a LUI. Perché quello che EGLI ha preparato per noi lo DA’ e noi “LO RICEVIAMO”. TALE E’ LA SUA VOLONTÀ, PERCHÉ AMA SUO FIGLIO. A LUI rivolgiamo oggi “LA PREGHIERA”, restituendo solo la parola che EGLI ci ha dato attraverso la “SUA VOCE” e la “SUA PAROLA”, il “SUO AMORE”:
LA TUA GRAZIA MI VIENE DATA.
IO LA RECLAMO ORA.
PADRE, VENGO A TE.
E TU VERRAI A ME CHE CHIEDO.
IO SONO IL FIGLIO CHE TU AMI.
Per le istruzioni delle lezioni di questa prima parte degli Esercizi di “Un Corso in Miracoli” fai riferimento all’Introduzione che trovi alla Lezione 1
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