LEZIONE 278

SE IO SONO IMPRIGIONATO, MIO PADRE NON È LIBERO

1.Se accetto d’essere prigioniero all’interno di un corpo, in un mondo nel quale ogni cosa che sembra vivere pare morire, allora “MIO PADRE” è prigioniero con ME. E in questo credo quando asserisco di dover obbedire alle leggi alle quali obbedisce il mondo: che le debolezze ed i peccati che percepisco sono reali e non vi si può sfuggire. Se sono imprigionato in qualunque modo, non conosco “MIO PADRE” ne’ il “MIO SE”. E sono perduto nei confronti di tutto quello che è “IN REALTÀ”. Perché “LA VERITÀ'” è libera e quello che è imprigionato non è parte “DELLA VERITÀ”.
2.PADRE, NON CHIEDO ALTRO CHE LA VERITÀ. HO AVUTO MOLTI PENSIERI SCIOCCHI SU DI ME E SULLA MIA CREAZIONE, E HO PORTATO NELLA MIA MENTE UN SOGNO DI PAURA. OGGI NON VOGLIO SOGNARE. SCELGO LA VIA VERSO DI TE INVECE DELLA PAZZIA E DELLA PAURA. PERCHÉ LA VERITÀ E’ SICURA E SOLTANTO L’AMORE E’ CERTO.

 

Per le istruzioni delle lezioni di questa seconda parte degli Esercizi di “Un Corso in Miracoli” fai riferimento alla Lezione 221

Per il testo sul Cristo, a cui queste lezioni fanno riferimento, vedi alla Lezione 271

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