NON DEVO FARE ALTRO CHE CHIAMARTI E TU MI RISPONDERAI
1.Non mi si chiede di accettare “LA SALVEZZA” sulla base di una fede non confortata. Poiché DIO ha promesso che udrà il “MIO RICHIAMO” e mi risponderà “EGLI STESSO”. Che IO impari soltanto attraverso la “MIA ESPERIENZA” che questo è vero, e la fede in LUI mi arriverà certamente. Questa è “LA FEDE” che durerà e mi porterà sempre più avanti lungo “LA STRADA” che porta a LUI. Poiché così sarò certo che EGLI non mi ha abbandonato e continua ad amarmi, aspettando soltanto il “MIO RICHIAMO” per darmi tutto l’aiuto di cui ho bisogno per venire a LUI.
2.PADRE, TI RINGRAZIAMO DEL FATTO CHE LE TUE PROMESSE NON VERRANNO MAI DISATTESE NELLA MIA ESPERIENZA, SE SOLTANTO LE METTO ALLA PROVA. CHE IO CERCHI DUNQUE DI METTERLE ALLA PROVA SENZA GIUDICARLE. LA TUA PAROLA E’ UNA CON TE. TU DAI I MEZZI TRAMITE I QUALI ARRIVA LA CONVINZIONE E ALLA FINE SI OTTIENE LA CERTEZZA DEL TUO DUREVOLE AMORE.
Per le istruzioni delle lezioni di questa seconda parte degli Esercizi di “Un Corso in Miracoli” fai riferimento alla Lezione 221
Per il testo sulla CREAZIONE, a cui queste lezioni fanno riferimento, vedi la Lezione 321
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